Mostra personale di “RAPTUZ” presentata con saggio critico esperto di Street Art Prof. Lorenzo Bonini.
In occasione della mostra sarà inoltre pubblicato un volume monografico dedicato all’artista.
A cura di Giuseppe Iavicoli | Spazi Possibili
In esposizione dal 15 settembre al 19 ottobre 2011
Estrapolate dal saggio critico del Prof. Lorenzo Bonini
Nell’opera artistica di Raptuz è doveroso chiedersi dove destina più di frequente la sua percezione creativa, poiché il suo operare investe pittura, grafica e industrial design.
L’abolizione della spazialità volumetrica, la bidimensionalità prevalente nei dipinti porta i suoi elaborati pittorici a una spazialità surreale e la creazione di un simbolismo “alfabetario” idiolettico, dall’aspetto grafico-decorativo, ad andamenti ritmici.
Da una simile definizione potrebbe sortire un’immagine globale dell’opera di Raptuz, nettamente segmentata, invece no: è una pittura intrisa di storie dell’uomo e della terra, è l’ostinata idiolettica simbologia del segno che spazia sulla superficie in maniera incondizionata che ne diventa indicazione d’avanguardia, attraverso il progressivo evolvere del “kaos” compositivo cromatologico.
La parata dei personaggi che fluttuano impetuosi sulla tela, talvolta assumono i connotati di totem, che salgono dal basso e trionfano quasi come emergessero dal profondo del colore di assoluto che in esso rispecchia nelle diverse accezioni cromatiche. La bidimensionalità, la ricerca spaziale irrobustisce la risposta positivista all’affermarsi dei personaggi, ma talvolta essi si rendono irreperibili si dissolvono come incubi quotidiani, filtrati dall’attenta regia compositiva dell’artista, sono mostrati, svelati con lo stesso travolgente e sotterraneo linguaggio con il quale si esprimono di fronte ai nostri occhi.
Simboli delle realtà dimenticate, graffiti dei sotterranei e luoghi di rifugio, con le note metalliche e stridenti della selvaggia metamorfosi della nostra epoca s’impongono sulla tela proprio perché sono reali.
L’artista si è ancora una volta appropriato dell’esistente, del fenomeno; spetta a noi continuare ora decifrarlo. Ogni volta s’impadronisce dell’universo, ne prenderà la maschera duttile, v’introdurrà la propria mimica, il proprio calore, le proprie grida e lo presenterà, in apparenza, quasi intatto; in realtà, svuotato della sua sostanza, al quale il pittore ha sostituito la propria.
Mutamento e trasfigurazione quale misteriosa alchimia la rendono compiuta sotto i nostri occhi, plasmando ogni volta un aspetto imprevedibile. Linguistiche tecnologiche dei nostri giorni animate da un’insuperabile forza; predomina adesso in lui la volontà di immergersi totalmente negli incubi quotidiani, nelle grida e nei deliri dei “Raptuz” che avverte nelle realtà sociali metropolitane dei nostri giorni.
Info:
Mostra personale di Luigi RAPTUZ Muratore | CENTURY ICONS
presso XL Combines, Via Montevideo, 9 – (Zona Tortona) Milano tel. 039 955400
dal 15 settembre al 19 ottobre 2011
giorni di apertura: lunedi - sabato
orari di apertura: dalle ore 11,00 alle ore 19,30
ingresso: free
info line: 028323229 oppure info@combines.it