Ma torniamo a Musocco; vi è una piazza che nel tempo è diventata solo un mero svincolo viabilistico, per altro anche poco efficiente, che si chiama Santorre di Santarosa dedicato al patriota e rivoluzionario italiano, eroe del Risorgimento (1783/1825). Al centro della piazza vi è un bellissimo monumento in stile liberty che ricorda i 167 caduti di Musocco durante la prima guerra mondiale ed eretto nel 1924 di fronte all’ex palazzo municipale anch’esso in stile liberty, quando il piccolo comune cessò di esistere e fu conglobato al comune di Milano.
Milano è diviso dal 1999 in nove ambiti zonali, in precedenza le aree erano venti e ancora prima la città era contornata da piccoli comuni, fra questi Musocco che ora è inserito in zona otto e sul quale vorrei porre l’attenzione.
Il comune fu inglobato nel 1923 a Milano e, a mio avviso, perse la sua identità poiché da piccolo centro urbano divenne parte della grande periferia nord-ovest della città.
Per anni le periferie non furono prese in considerazione dall’amministrazione comunale della città, considerandole poco più che quartieri dormitorio. Ora però il vento sta cambiato e la dimostrazione sono i nuovi poli residenziali che stanno nascendo un po’ ovunque ai contorni della metropoli, ad esempio l’area Ex Expo, dove si pone l’attenzione anche alle infrastrutture con l’intento di creare poli attrattivi che costituiscano un’anima per la zona e un piacere per chi ci vive e lavora.
Ma torniamo a Musocco; vi è una piazza che nel tempo è diventata solo un mero svincolo viabilistico, per altro anche poco efficiente, che si chiama Santorre di Santarosa dedicato al patriota e rivoluzionario italiano, eroe del Risorgimento (1783/1825). Al centro della piazza vi è un bellissimo monumento in stile liberty che ricorda i 167 caduti di Musocco durante la prima guerra mondiale ed eretto nel 1924 di fronte all’ex palazzo municipale anch’esso in stile liberty, quando il piccolo comune cessò di esistere e fu conglobato al comune di Milano.
Il monumento, restaurato in tempi recenti, posa su due basamenti quadrati sovrapposti e insieme ad essi raggiunge circa 10 metri di altezza, quindi ben visibile dalle direttrici viabilistiche e sopratutto da piazzale Accursio (dove si sta edificando la nuova ambasciata americana, recuperando il vecchio Tirassegno) tramite lo scorcio di Viale Espinasse, un tempo alberata.
Ebbene circa un anno fa il comune di Milano ha approvato il progetto esecutivo per la riqualificazione di Piazza Santorre di Santarosa e in questi giorni sono partiti i lavori (durata prevista per la realizzazione circa un anno). L’idea principale è ridurre lo spazio asfaltato inerbendo i binari del tram, ampliando gli spazi pedonali e piantumando con venti nuovi alberi che si aggiungerebbero agli esistenti, 700 mq in più di verde, 1100 mq in più di spazi pedonali e 22 sedute.
Una riqualificazione ritenuta necessaria vista l’importanza storica del luogo lasciato nell’oblio per troppi anni, si spera che la piazza ritorni così alla funzione originaria e possa divenire un luogo di aggregazione per il quartiere.
Valeria Armani