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La scomparsa del padre di Teoria del Campo: Attilio Marcolli

17/12/2020 12:12

Lorenzo Bonini

Architettura, Design,

La scomparsa del padre di Teoria del Campo: Attilio Marcolli

E’ venuto a mancare nel pomeriggio dell’11 Giugno 2010 Attilio Marcolli, i funerali si sono svolti lunedi 14 alle ore 10 ad Arcore – Monza Brianza.

Il prototipo come forma-matrice, fonte di un processo di germinazione stilistica che ha qualcosa di biologico e immediato, in cui i bozzoli di idee si fanno forme e le forme materia, per poi riversarsi e infondersi in altre linee, altri piani, altri colori.

I relatori:

Gillo Dorfles, Angelo Cortesi, Valeria Armani, Lorenzo Bonini e Elio Fiorucci.

 

E’ stata presentata in anteprima una pubblicazione illustrata, interamente dedicata al lavoro di Paolo Benevelli, che raccoglie disegni di idee e percezione, prototipi originali e oggetti d'uso, tappe di un percorso che si pone, innanzitutto, come "un laboratorio creativo aperto".

E’ venuto a mancare nel pomeriggio dell’11 Giugno 2010 Attilio Marcolli, i funerali si sono svolti lunedi 14 alle ore 10 ad Arcore – Monza Brianza. A ricordarlo è l’amico Lorenzo Bonini, i suoi assistenti Valeria Armani, Mario Bisson e gli allievi del Politecnico di Milano, la figlia Matilde e suoi colleghi della Division of Physics, Mathematics, and Astronomy California Institute of Technology di Pasadena.

 

Il suo aforisma più caro era: Io sono meno impaziente del vento, tuttavia devo andare. Per noi, viandanti eternamente alla ricerca della via più solitaria, non inizia il giorno dove un altro giorno finisce, e nessuna aurora ci trova dove ci ha lasciato al tramonto (K.G.)

 

Attilio Marcolli nasce a Milano il 4 maggio 1930.

All'università scrive la Tesi di Laurea intitolata "Giulio Carlo Argan: la coscienza europea", che Ernesto Nathan Rogers suo professore invierà ad Argan e, da quel momento nascerà una profonda reciproca amicizia durata sino alla morte di Argan. Marcolli considererà Argan suo maestro in discipline critiche e morali. Conosce Konrad Wachsmann a Milano e più tardi questo lo invita a Genova a collaborare per la Fondazione e per il progetto del grattacielo FinSider. Nel frattempo Wachsmann sarà a Los Angeles, per dirigere un centro di alta industrializzazione, i rapporti tra i due continearanno tramite il Centro Ricerche Pio Manzù di Rimini sulle Strutture ambientali, considererà Wachsmann suo maestro per la progettazione dell'Architettura e dell’Industrial Design.

 

Attilio Marcolli decise di essere architetto all'età di sedici anni, quando diresse i lavori del cantiere per la costruzione dell'asilo Onarmo nell'ex-campo di concentramento nazista di Bolzano. Compiuti tirocini presso lo Studio Pellizzari a Bolzano, ove egli visse la sua adolescenza, in seguito a Milano presso gli studi di Chessa, Magnaghi e Terzaghi, Zanuso, e BBPR (Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers).

Apre a Milano uno Studio in proprio con l'architetto Annarosa Cotta che diverrà sua moglie nel frattempo si dedica all'insegnamento e nel 1968 è invitato presso l'Istituto d'Arte di Monza ad attuare un corso pilota di Educazione Visiva per la riforma dell'Istruzione Artistica, i cui disegni saranno esposti alla Biennale di Venezia nel 1970 (Cà Giustinian).

 

Consegue la Libera Docenza nel 1969 e insegna Disegno Industriale dal 76 all'86 al Dams dell'Università degli studi di Bologna, nell'ambito della Progettazione Ambientale diretto da Tomàs Maldonado.

Diventa professore Ordinario al Politecnico di Milano dal 1987 al '97 di Tecnologia dell'Architettura e poi di Comunicazione Visiva e Disegno Industriale nel "Corso di Laurea in Disegno Industriale". Insegna Disegno Industriale dal 1970 nella Scuola Politecnica di Design a Milano di Nino Di Salvatore. Inizia l'attività artistica di pittura e scultura nel 1980 in occasione dell'invito a partecipare alla Biennale d'Arte Contemporanea di San Martino di Lupari, attività che persegue costantemente da circa vent'anni ad oggi, svolta come necessità di ricerca su problemi morfologici e percettivi. Sarà commissario responsabile della Sezione Colore della XXXXII Biennale di Venezia "Arte e Scienza", insieme al prof. Luciano Caramel.

Riceve nel ‘89 il Diploma di Laurea dell'American Institute of Architects per il progetto: Città-Colore, svolto per il Politecnico di Wintethur. Negli anni ’90 è incaricato quale direttore dell’Area Basic Design all’Istituto Euoropeo Design (IED) di Milano.

 

Bibliografia dei libri più significativi di Attilio Marcolli

•Topos, Khora e Architettura, ed. Silva, Roma 1969

•Teoria del campo 1 e 2, ed. Sansoni, Firenze 1971, 1978

•L'Immagine - azione, in 3 volumi, ed. Sansoni, Firenze 1981, 1982, 1983. 

•Designer italiani, ed. Idea libri, Milano 1988 

•La prassi dell'architettura, ed. Città studi, Milano 1997

 

Monografia su Attilio Marcolli

Hans H. Holz: Attilio Marcolli - Architettura Anatopica - Ed. Centro DI Edifimi Srl Firenze 1987.

 

Holz è docente decano dell'Università di Groeningen Olanda e Presidente della Internationale Gesellschaft fuer Dialektische "Societas Hegeliana". Critico e Storico dell'Arte Contemporanea.

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Lauree ad Honorem

Politecnico di Milano, 14 Giugno 2001 

 

Prof. A. Marcolli (seduto con papillon);

Prof. A. Castiglioni (seduto con cravatta);

Prof. L. Bonini (in piedi con occhiali);

Prof. F. Schiaffonati (in piedi con cravatta).

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